Discectomia Laser Percutanea

La Discectomia Percutanea Laser (PLDD – Percutaneous Laser Disc Decompression) è una procedura chirurgica utilizzata per la cura dell’ernia del disco da oltre 10 anni. Tuttavia è dal 1999 che è stata perfezionata, sia per quanto riguarda il tipo di Laser da utilizzare (Diodo 980nm), che per il tipo di fibre ottiche (fibre in silicio purissimo di 360um – micron – con NA – apertura numerica – di 0.22). E’ normalmente eseguita in anestesia locale e talvolta in leggera sedoanalgesia. Sotto guida fluoroscopica (Fig. 1a,b) o sotto guida TAC (Fig. 2a,b,c), si introduce un sottile ago (Chiba tipo Menchetti con punta atraumatica) di calibro inferiore ad 1 mm (0.80 mm) nel disco intervertebrale erniato.
Una volta controllatone il posizionamento, si introduce all’interno dell’ago, una sottilissima fibra ottica di 360um (micron) di calibro, connessa al Laser (Diodo 980nm).
La procedura per il trattamento di un singolo livello, dura 15 – 20 minuti ed è
NORMALMENTE PRIVA O CON LIEVE DOLORE, a differenza di altre tecniche che utilizzano il calore (coblazione, nucleoplastica, radiofrequenza), poiché il laser permette di concentrare elevatissime potenze senza alcuna dissipazione di calore. Le caratteristiche fisiche delle fibre ottiche utilizzate (silicio purissimo) e la loro modalità di emissione permettono di concentrare l’energia in pochi mm2 nel disco intervertebrale, con un assorbimento dell’energia superiore al 90%.
Ciò spiega il raggiungimento dell’attuale sicurezza nell’esecuzione di tale procedura, in quanto non vi è alcuna dissipazione di energia nei tessuti circostanti (cosa che avveniva in passato).
Nel caso in cui l’ernia del disco sia ancora contenuta, è possibile eseguire la tecnica sotto controllo fluoroscopico, rilasciando l’energia laser sia al centro del disco intervertebrale, che nella sua porzione posteriore.
In caso di ernie non contenute, cioè di dimensioni maggiori, ma ancora connesse al disco intervertebrale, soddisfacenti risultati sono stati ottenuti eseguendo la procedura sotto guida TAC (Fig.3).